In tal modo l'Iperico ci cura dalle depressioni, corrobora il nostro sistema nervoso, rimargina le nostre ferite e ci rigenera, portando più luce solare nella nostra psiche.
Spiccata azione antidepressiva e sedativa aiuta contro l’insonnia. Riequilibra il tono dell’umore. Ha inoltre attività balsamica, antibatterica, anticatarrale e antiflogistica.
Inoltre gode di ottima fama contro tutte le affezioni bronchiali e le malattie respiratorie.
La sua funzionalità Giovinana stimola la funzionalità del fegato, combatendo la congestione epatica, dimostrandosi un ottimo depurativo.
Parallelamente elimina le emicranie che hanno origine intestinale.
Sempre come Funzione Gioviniana e appartenenza al Saggittario, guarisce le affezioni di origine bulbare, agendo sui centri respiratori, cardiaci, vasomotori che sono posti appunto nel bulbo.
La Funzione secondaria Mercuriana gli conferisce la proprietà di guarire le affezioni alle vie respiratorie superiori, quindi nei casi di asma, bronchiti anche croniche.
Cura inoltre le infiammazioni alle vie urinarie: se l'urina p rossa, bere un sorso di infuso di questa pianta ogni ora, e l'urina diventa normale. Per arrestare l'incontinenza di urina nei fanciulli e nei ragazzi far bere loro una tazzina di infuso alla mattina e una alla sera.
Il suo uso principale, comunque, è per le applicazioni esterne, dove sotto forma di oleolito presenta notevolissime qualità antisettiche, sulle scottature, sulle piaghe, le ulcere, le ferite, gli eritemi e in tutti i casi ove esista un processo infiammatorio della pelle.
E' l' unguento prometeico che Medea donò a Giasone per proteggerlo dal fuoco.
Sempre per uso esterno, come oleolito, l'iperico è un antidolorifico di primaria importanza e viene impiegato come linimento contro i dolori della gotta, della sciatica, dell'artrire articolare, quindo contro il dolore in genere.
Può accompagnare trattamenti interni ove si impiegano altre droghe, in quanto la semplice unzione fatta all'esterno in corrispondenza dell'organo, permette all'Iperico di raggiungere l'organo stesso per assorbimento.
Come pianta tipicamente gioviniana, viene impiegata per uso esterno per stimolare la funzionalità del fegato e quindi di riflesso agisce come depuratore del sangue. Se un fegato è congestionato, pur usando prodotti per uso interno, si può ungere la pelle in corrispondenza dell'organo, e in pochi minuti l'olio viene assorbito lasciando la pelle quasi asciutta. Cosa che non si verifica se l'organo è sano, nel qual caso la pelle rimane unta per un certo tempo.
Il decotto per uso esterno è vulnerario, e serve per le ustioni le contusioni, le infiammazioni, le piaghe e le ferite.
Nel medioevo veniva usato come amuleto, portato addosso, appeso fuori dalle case o sopra i letti per tenere lontano gli spiriti negativi e assicurare un sonno sereno.
Peso | 27 g |
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Dimensioni | 9 × 6 × 17 cm |