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Sulla sapienza antica

Sulla sapienza antica

“Molte cose sono state perfettamente dimostrate dagli antichi, ma che non risultano comprensibili alla massa dei contemporanei a causa della loro ignoranza; che anzi, per noncuranza, non si cerca di conoscerle e che, se anche qualcuno arriva a conoscerle, non vengono indagate correttamente. Colui che intende conoscere qualcosa meglio della massa bisogna che subito si distingua dagli altri sia per natura sia per istruzione primaria; una volta divenuto ragazzo, deve concepire una specie di follia amorosa per la verità e, come ispirato, non trascurare né durante il giorno né durante la notte di adoperarsi e sforzarsi di imparare quanto è stato affermato dai più illustri fra gli antichi; una volta che lo ha imparato, poi, sottoporlo a giudizio e metterlo alla prova per un lunghissimo arco di tempo, ed esaminare quanto si accordo con ciò che appare chiaramente e quanto invece differisce, e così scegliere l’uno e respingere l’altro. A una siffatta persona, dunque, spero che i nostri discorsi saranno proprio utili, ma queste persone saranno certamente poche: per gli altri, allora, questo scritto risulterà superfluo, come se si raccontasse una favola a un asino.” Galeno di Pergamo “Sulle facoltà naturali”

Lorenzo
strulgador@inventati.org